Intervista al “giardiniere” della Seo: Francesco Margherita
Novembre 16, 2017
Sociologo, scrittore, musicista, assistente alla cattedra di Comunicazione, Marketing e Pubblicità presso l’Università Federico II di Napoli, offre consulenza e formazione SEO. Tra le tante cose cura il blog SeoGarden.net ed è amministratore del famigerato gruppo Facebook Fatti di Seo.
Chi è? Ovvio, Francesco Margherita. Noi di Aggressivity abbiamo avuto la fortuna di conoscerlo un po’ meglio attraverso un’intervista esclusiva.
Ciao Francesco, innanzitutto grazie per la gentilezza e disponibilità che subito ci hai mostrato. Noi ti abbiamo presentato (speriamo nel miglior modo possibile). Ora tocca a te farlo, con tre aggettivi.
I miei tre aggettivi sono: intuitivo, ignorante e mediocre. L’intuizione risponde alla domanda “cosa c’è qui che io non vedo?” ed è un arma potentissima nelle mani di chi accetta l’ignoranza come precondizione del conoscere e la mediocrità come viatico per il fare. Le cose che mi capitano non derivano da ciò che ho imparato, ma da ciò che devo farci. Non dunque il principio di causa / effetto, ma quello di scopo mi porta per mano in questo viaggio attraverso il deserto. E comunque l’ermetismo è sopravvalutato. Se Montale era un ermetico, perché non ha fatto i barattoli?
La prima cosa che fai quando un cliente ti affida un sito da posizionare?
Gli spiego la differenza tra ciò che comunemente i SEO intendono per posizionamento e cosa invece “è” il posizionamento, quello vero. Non sono i SEO a posizionare i siti web, ma le persone, quelle che il sito lo usano. Posizionarsi non significa affatto essere primi nei risultati dei motori di ricerca, ma essere presenti nella consapevolezza del proprio pubblico di riferimento. Il posizionamento su Google non è altro che una conseguenza di un buon lavoro tecnico e di comunicazione.
“Usare AdWords ha effetti sul posizionamento”. Ti è mai successo di dover rispondere a questa “credenza popolare” Se sì, come?
AdWords può incidere sulle metriche comportamentali, che a loro volta incidono sul posizionamento organico. Se mediante un’inserzione riesci a portare traffico profilato a conoscenza di un sito web fatto veramente bene, Google potrebbe cogliere segnali di gradimento rispetto al sito stesso (quindi questi segnali devono esserci) e premiarlo con posizionamenti migliori. Non però che AdWords in sé incida sul ranking.
La domanda più frequente dei tuoi clienti?
E quella più assurda?
La domanda più frequente è se mi occuperò davvero in prima persona del lavoro. La risposta è sì, perché non mi va l’idea di evolvere in agenzia di comunicazione. Ho molti altri interessi nella vita, mi piace suonare, curare l’orto e stare con la mia compagna, Claudia. Al massimo alcuni aspetti di cui non mi occupo vengono interamente dati in gestione ad amici molto bravi, indipendenti da me, con cui metto direttamente in contatto il cliente. La domanda più assurda riguarda la previsione delle stime di traffico di una campagna SEO entro 6 mesi. La vera assurdità è che molti SEO pensano davvero sia possibile farne di sensate.
Hai mai avuto domande in materia di SEO che avresti voluto fare direttamente a Google? Se sì, te ne viene in mente ora una?
Ultimamente stiamo osservando un fenomeno strano, riguardante la possibilità che il solo testo copiato nei commenti di siti spam possa produrre una penalizzazione della pagina da cui si è copiato il testo. Ecco, questa è una cosa di cui mi piacerebbe tanto parlare con qualche ingegnere di Google, perché se riusciremo a confermarla sarà una scoperta grave.
Insieme agli algoritmi di Google, evolve anche il concetto di Business Seo. Come vedi questo settore tra 3-5 anni?
Non posso che lasciarti una suggestione su questo punto. Un giorno i SEO verranno visti come gli avvocati e i chirurghi di grido. Quel giorno finalmente potremo smettere di pagare le tasse, come questi stimati professionisti. A parte gli scherzi, il business nel nostro settore continuerà a funzionare per agenzie e liberi professionisti, ma si diffonderà il concetto di agenzia diffusa, demoralizzata e liquida. Si diffonderà molto anche il nomadismo digitale e con esso una nuova specie umana, di livello cognitivo differente.
Perché un’azienda dovrebbe investire in Seo?
Perché la SEO è il tentativo più bello fatto fin ora dall’uomo per conoscere se stesso. Incidentalmente perché se non lo fanno, entro il 2020 finiranno per strada.
Lasciaci con una citazione, quella che credi ti rappresenti di più.
Una buona domanda è tutto ciò che ti separa dal realizzare qualunque cosa.