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Facebook contro le fake news

Ricordate la bufala secondo cui Donald Trump avrebbe offerto biglietti di sola andata per l’Africa e per il Messico agli immigrati che volessero lasciare l’America? E la polemica sul presunto ritocco della magnitudo del terremoto del Centro Italia?
Sì, sembra assurdo, eppure contenuti del genere sono stati classificati da BuzzFeed tra le bufale più cliccate del web nel 2016! In gergo si chiamano fake news, cioè “notizie verificate come false al 100%” e spesso provengono da siti che hanno l’obiettivo di portare traffico a fini di lucro.
Negli ultimi tempi le fake news sono state spesso al centro di accesi dibattiti. Sotto accusa i social network ed in particolare Facebook, indicato come principale colpevole (tanto per cambiare) della loro diffusione.
Con l’obiettivo di tutelare la propria immagine, Facebook ha così introdotto in America il fact checking, attraverso il quale le notizie false possono essere riconosciute attraverso un bollino rosso. Lo stesso sistema sbarcherà anche in Italia, in cui per ora le fake news si possono già segnalare, senza implementazione dell’alert.
Nella pratica, tramite il fact checking, Facebook non si occupa di decidere se un link condiviso rimandi o meno a una notizia falsa, perché non vuole essere responsabile di censura di contenuti.
Il sistema già attivo negli USA prevede diversi passaggi:
la notizia falsa viene segnalata da un numero sufficiente di utenti attraverso la funzione “Segnala post” e usando la voce “Si tratta di una notizia falsa”, oppure devono essere gli algoritmi di Facebook a rilevare la condizione automaticamente;
la notizia sospetta viene quindi inviata alle organizzazioni che hanno aderito al servizio gratuito per la verifica dei fatti;
infine, almeno due distinte organizzazioni devono smontare la notizia e indicarla come una bufala prima che sia aggiunta l’etichetta.
Sempre nella stessa ottica, proprio nei giorni scorsi Facebook ha messo a disposizione un decalogo per aiutare gli utenti a distinguere le notizie attendibili da quelle false o satiriche. Avete dato un’occhiata a questo link? Può essere sempre utile 😉
Ah, non dimenticate che Aggressivity fornisce consulenza Social Media a Lecce per promuovere le aziende sui social network.
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