Gamification nel marketing: caratteristiche ed esempi
Con il termine gamification si intende l’uso di elementi che provengono dal mondo dei giochi e dal game design nelle strategie aziendali per raggiungere l’obiettivo di divertire, motivare e coinvolgere l’utente. In questo modo si aumentano non solo la fidelizzazione al brand, ma anche le vendite del prodotto.
La Gamification ha successo perché crea piacere nella persona e la coinvolge con il divertimento e il gioco anche quando si tratta di marketing, comunicazione e promozione di prodotti e servizi.
Come si applica la gamification nel marketing
Il successo della gamification nel marketing è dato dalla capacità di creare e appagare i desideri e bisogni umani e l’utente – proprio come nei giochi – progredisce, raggiunge nuovi livelli, compete con altri utenti e condivide i successi trasformandoli in ricompense.
Forse non lo sai, ma i primi tentativi di gamification applicati alle aziende furono introdotti nel 1700 da alcuni commercianti negli USA, che regalavano ai clienti gettoni di rame da convertire in premi e prodotti disponibili nei negozi.
Oggi per far funzionare la gamification nel marketing è importante applicare tre elementi principali, come spiega Daniel H. Pink:
1. Motivazione: la gamification coinvolge l’utente e gli permette di continuare a giocare;
2. Apprendimento: la gamification deve avere un obiettivo finale per stimolare il senso di sfida dell’utente;
3. Libertà: l’utente non deve essere costretto a partecipare al gioco per non perdere l’aspetto ludico dell’operazione di marketing.
I vantaggi della gamification nel marketing
Come detto la gamification nel marketing permette di cambiare il comportamento delle persone, ma non solo. Una strategia ben studiata permette di consolidare l’interesse degli utenti per un prodotto o servizio, fidelizzarli e acquisire sempre nuovi clienti.
Oggi la gamification si applica a siti web, strategie sui social media e campagne online in cui si introducono meccaniche di gioco che generano interesse per i contenuti e rafforzano la brand awareness per generare conversioni.
Alcuni esempi di gamification nel marketing
La catena di supermercati Tesco ha deciso di usare la realtà aumentata nei volantini e creare una app proprietaria con cui i clienti, scannerizzando le etichette, potevano ottenere maggiori informazioni sul prodotto da acquistare, fare acquisti online, scoprire giochi interattivi e ottenere ricompense.
Anche Coca Cola ha integrato la gamification nelle sue strategie di marketing permettendo alla persona di diventare 007 per un giorno in occasione dell’uscita del film Skyfall. Il punto di interazione era una macchinetta collocata nella stazione dei treni e al momento dell’acquisto si chiedeva se l’utente era interessato a vedere il film al cinema, dando indicazioni per raggiungere un altro punto della stazione.
Come avviare una strategia di gamification
Per creare una strategia di gamification di successo è importante seguire alcuni consigli, che noi di Aggressivity diamo ai nostri clienti.
1. Non cominciare in grande, ma procedere per piccoli passi: può bastare un quiz con ricompensa per testare la reazione degli utenti.
2. Conoscere gli utenti adattando la strategia al pubblico e scegliendo la ricompensa e il meccanismo adatto a gusti ed età degli utenti per creare una campagna di gamification di successo.
3. Studiare attentamente la ricompensa: il cliente può essere ricompensato con oggetti di merchandising o ricompense non materiali come codici sconto, ranking nel punteggio del gioco, immagine da condividere sui social con il risultato del quiz e così via.
Infine, Aggressivity consiglia a chi vuole investire nella gamification di essere coraggioso, rischiare e innovare senza temere di usare la tecnologia come la realtà aumentata per interagire con gli utenti. Contattaci per scoprire di più su questa tecnica di marketing che piace sempre più ad aziende e clienti!