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Uno studio di Socialinsider sul comportamento dei brand italiani su Facebook

SocialInsider ha analizzato gli investimenti e la tipologia di contenuti creati e condivisi dai brand italiani su Facebook nell’ultimo anno. Vediamo insieme cosa è emerso da questa indagine e qual è il comportamento dei brand italiani su Facebook.

Facebook: cosa fanno i brand italiani sul social media

Sicuramente Facebook è il canale social su cui le aziende investono da più tempo e con il quale hanno la maggiore familiarità, ma cosa fanno i brand italiani su Facebook? A questa domanda ha voluto rispondere SocialInsider con la sua indagine. Cominciamo col dire che i brand italiani hanno un tasso di coinvolgimento dello 0,53% su una media dello 0.62% a livello mondiale.

In un podio virtuale, i brand sono solo terzi dopo i personaggi pubblici e la categoria “Society”, anche se per effetto del maggior tempo trascorso su Facebook a seguito del COVID-19 i profili più seguiti sono proprio quelli dei volti noti dello spettacolo e dei personaggi pubblici coinvolti nelle tante iniziative #iorestoacasa o nel dare consigli su come affrontare questo difficile periodo.

Tuttavia, i brand italiani su Facebook superano per tasso di coinvolgimento la categoria media, che si attesta ad un tasso di engagement dello 0,12%.

L’influenza di piani editoriali e contenuti sul successo dei brand su Facebook

Nel periodo analizzato dal team di SocialInsider (agosto 2019 – agosto 2020) le aziende hanno fatto i conti con una situazione imprevista, generata dall’emergenza sanitaria. In particolare hanno rivisto il budget destinato agli investimenti pubblicitari, con le strategie di marketing che si sono spostate dalle affissioni all’esterno al social media advertising.

Questi cambiamenti di rotta hanno permesso ai brand di ottenere ottimi risultati in termini di presenza digitale e coinvolgimento delle community di Facebook. In particolare, i brand con maggiore engagement sono stati quelli del grocery e del food, con tassi di engagement anche superiori all’1%, assieme alle compagnie aeree.

I brand italiani meno coinvolgenti, al contrario, sono stati l’ecommerce (0,17%) e il settore di gioco e scommesse (0,11%), ma anche la moda (0,21%). In questo caso la discriminante fondamentale è data dai contenuti, anche se la maggior parte delle aziende italiane ha un piano editoriale per Facebook incentrato su contenuti visivi, in particolare immagini.

Manca, invece, nella maggior parte dei casi una video strategy ben definita e i brand che condividono il maggior numero di video sono quelli dell’elettronica, delle telecomunicazioni e del settore automobilistico. Proprio questo è il più grave limite dei brand italiani su Facebook, soprattutto se si pensa al successo delle Stories di Facebook e Instagram, dei Reels e di TikTok con contenuti video in formato verticale.

Lo stesso Facebook dichiara come l’algoritmo premia i video nativi e anche l’indagine condotta da SocialInsider dimostra come i brand che non investono in video perdono la partita proprio al tavolo dell’engagement.

Conclusioni

Le persone oggi vanno su Facebook per divertirsi, svagarsi e informarsi ma ci sono grandi opportunità per le aziende che sanno creare piani editoriali efficaci e puntare sui video. Nel periodo tra agosto 2019 e agosto 2020 SocialInsider ha investigato limiti e punti di forza dei brand italiani su Facebook e li ha riportati in un documento completo che ogni azienda che fa social media marketing dovrebbe leggere.

Se anche tu credi nel potere dei social media, ma pensi di non fare abbastanza o non avere un piano editoriale studiato in modo strategico contatta il team di Aggressivity: trasformeremo la tua presenza su Facebook in un punto di forza per la tua azienda.