Come risolvere lo SHADOW BAN
La testimonianza di alcuni sopravvissuti al provvedimento più cattivo di tutti i tempi
Dopo esattamente 20 giorni di puro terrore, possiamo raccontarvi con un pizzico di ironia la nostra Instagram Horror Story.
Tutto è iniziato il 10 Luglio 2018, quando ci accorgiamo che… il profilo Instagram di un cliente… puf, semplicemente non c’è più!
ALLARME ROSSO: Cosa può essere successo?
Occorre specificare che Instagram tende a bannare con più facilità i profili business rispetto agli account personali. Dall’inizio di quest’anno moltissimi utenti hanno dichiarato di essere stati colpiti da un nuovo provvedimento da parte del social, ovvero lo shadow ban, a causa del quale noterebbero un clamoroso calo dell’engagement.
Utilizziamo il condizionale non a caso, poiché a questo proposito Instagram non ha fornito moltissime spiegazioni. Tutte le info sono infatti riportate in questo post:
https://instaworld.it/wp-content/uploads/2017/04/Comunicato-Instagram.png
A differenza di molti utenti che hanno notato semplicemente un declino delle interazioni, nel nostro caso in una prima fase il profilo business è stato temporaneamente oscurato. Solo dopo la riattivazione, la diagnosi è stata chiara: si trattava di shadow ban! Ma andiamo con ordine:
LE CAUSE
Le cause potrebbero essere innumerevoli: al nuovo algoritmo non piacciono gli hashtag nel primo commento, ovviamente odia i bot e soprattutto non desidera l’utilizzo di alcuni hashtag che noi utenti riterremo assolutamente idonei alla pubblicazione. Alla fine dell’articolo troverete l’elenco delle parole incriminate.
COME RISOLVERE LO SHADOW BAN
Come già detto, in un primo step il profilo era praticamente oscurato. Ad ogni tentativo di accesso la riposta da parte di Instagram era la seguente: account inesistente!
Abbiamo quindi richiesto la modifica della password e una volta ricevuta la mail di reset, siamo riusciti a entrare nell’account direttamente dalla mail.
Salti di gioia, felicità assoluta! E invece no. Dopo le prime pubblicazioni, ci accorgiamo da subito che qualcosa non va… È come se le foto pubblicate fossero invisibili. Lo shadow ban fa proprio questo:
1. Saprete con certezza di essere dei “fantasmi” cliccando su uno degli hashtag che avete utilizzato. Nei risultati compare il vostro contenuto? Se la risposta è no, fatevi forza: siete stati affondati!
2. In virtù di quanto appena detto, solo chi vi segue potrà vedere ciò che pubblicate. Noterete quindi un calo dell’engagement davvero molto molto pesante.
I giorni seguenti sono stati un susseguirsi di tentativi di richiesta di assistenza a Instagram, passaggi da account aziendale a personale, stop della attività per 48 ore, revoca dell’accesso ad app esterne, eliminazione degli hashtag dal primo commento e anche di quelli utilizzati nelle ultime foto… e chi più ne ha più ne metta. Sono tutte azioni che vi consigliamo di fare!
Ci siamo documentati a lungo su questo argomento, alcune guide su come risolvere lo shadow ban suggerivano persino di disabilitare l’account temporaneamente, cosa che noi non abbiamo fatto.
Su internet molti utenti raccontano di come il ban sia durato mesi, alcuni dicono di non averlo mai superato. Il nostro consiglio è: effettuate tutte le azioni che vi abbiamo suggerito nel paragrafo precedente, dopodiché sospendete TUTTE le attività per almeno una settimana. Noi non abbiamo pubblicato, non abbiamo interagito, e dopo esattamente sette giorni tutto è tornato come prima. Abbiamo iniziato a ricevere like, nuovi follow e… abbiamo tirato un bel sospiro di sollievo!
ELENCO DI HASHTAG BANNATI DA INSTAGRAM NEL 2018
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