Un nuovo tipo di narrazione, quella raccontata attraverso le foto a 360°, caratterizzata da un maggior coinvolgimento tra gli utenti sui social e sul web.
Una realtà virtuale che non necessita di un paio di occhiali ma del solo uso di uno smartphone che permette agli utenti di trovarsi al centro dell’azione, per partecipare insieme all’utente che ha condiviso la foto. Sarà sufficiente cliccare sull’immagine e toccare lo schermo col dito oppure muovere il cellulare per avere la sensazione di trovarsi all’interno della foto.
Per capire se quella che abbiamo di fronte è una foto interattiva basterà controllare in basso a destra: nel caso di una foto a 360° troveremo un’icona raffigurante una piccola bussola. (Fatevi un giro 👇)

Sicuramente uno strumento utile per condividere e aumentare la visibilità di un’azienda su Facebook e sugli altri social network: ricordiamo sempre che gli utenti non voglio solamente vedere, ma soprattutto partecipare ed essere coinvolti.

Condividere. Sì, ma cosa? Sono molte le cose che si possono condividere in un’immagine a 360°.
Un’azienda potrebbe innanzitutto voler mostrare agli utenti la sua azienda, facendoli partecipare “fisicamente” come se si trovassero lì, oppure mostrare agli utenti il modo in cui avviene la realizzazione di un prodotto. Le opportunità di utilizzo e le possibilità di coinvolgimento degli utenti sono illimitate. Un evento aziendale, la partecipazione a una mostra oppure il luogo in cui si sta realizzando un lavoro possono essere ottime opportunità da condividere con le persone sui social. Se il futuro dei social network e del web è la realtà virtuale, allora la parola chiave diventa trovare nuovi modi per coinvolgere gli utenti e offrire esperienze sempre più interattive.
Il Virtual Tour permette al cliente di visionare anche tutti gli altri servizi offerti, non più solamente immagini statiche, ma veri e propri tours guidati per avere un assaggio digitale degli ambienti che lo aspettano. Ideale per rappresentare luoghi di ogni tipo: da quelli chiusi come musei, edifici religiosi, hotel, ristoranti, palestre; a luoghi aperti come villaggi turistici, siti panoramici, centri storici cittadini, piazze, ecc.
Il Virtual Tour si configura inoltre come strumento di formazione e didattico-sociale, basti pensare all’opportunità offerta ai diversamente abili di poter “visitare” il patrimonio storico-artistico d’Italia, il tutto in un’esperienza coinvolgente e stimolante.